La verità è che l'umanità si sta affievolendo
come la rugiada ai primi raggi di sole
pulviscoli di noi tutti che evaporano
nell'abisso quotidiano di violenza e malaffare.
La verità è che abbiamo dato troppa importanza alla libertà
ma non ci siamo preoccupati del cosa farcene
strillando, in perenne astinenza, nel volerne di più
come un tossico incatenato alla sua siringa.
La verità è che i servizi non sono più dovuti ma meritati
per cittadini che devono dimostrare ogni istante il loro valore
per guadagnare il centesimo che fa tornare il mese in equilibrio
senza mai fermarsi perché il denaro è stronzo e mutevole.
La verità è che la guerra non ci fa più orrore
e piangiamo o ignoriamo le vittime a seconda della convenienza
mentre scorriamo video che ci ricordano come farci belli
nell'utopica ricerca dell'effimera perfezione
La verità è che dovrò affrontare presto i miei blocchi emotivi
a cui dare una spiegazione e una soluzione
per sbloccare il tempo che è diventato una prigione di ghiaccio
da sciogliere con la fiamma della speranza ancora troppo flebile e incerta.
La verità è che qui è una continua incertezza
a cui dare interpretazioni "à la carte" sul momento
senza dare troppa importanza al contesto in perenne sconquasso
lasciandolo sullo sfondo con un bel respiro di pura autostima.
La verità è che avevo voglia di scrivere in blocchi da quattro
con lo swing che ondeggia tra le pareti illuminate a sera
mentre fuori diluvia e fa buio in un sabato italiano
a cui devo dare ancora un senso.