Bisogna sempre aspettare le classiche quarantotto ore prima di iniziare a imbastire un'analisi che abbia la parvenza di serietà. Beh qui ne sono passate più di settanta ma, cari lettori, mi perdonerete se lo slancio nel vedere i risultati delle urne, per queste europee, proprio non arrivava.
Come prima cosa vorrei pavoneggiarmi come un bodybuilder pieno d'olio davanti allo specchio: sei previsioni corrette su nove non sono da tutti i giorni.
Previsioni
Prendo in prestito i poteri di veggenza al Divino Otelma e provo a immaginare come andranno le elezioni:
Voterà meno del 60% in Italia ✔️
Fratelli D’Italia e PD avranno percentuali vicine (differenza del 5%) ✔️
M5S terzo partito ma molto staccato da FdI e PD ✔️
La Lega andrà sotto il 6% ❌
Forza Italia sopra l’8% ✔️
Vannacci non verrà eletto ❌
Ilaria Salis verrà eletta ma l’Ungheria la terrà ai domiciliari ✔️
Calenda e Renzi sotto la soglia di sbarramento ✔️
La lista di Santoro sotto il 2% ❌
Tenete pronti i migliori pomodori marci IGP, nel caso il vostro titolare rasenti la debacle totale.
Il losco figuro di Vannacci me l'ha fatta sotto il naso ma i famosi alle urne il più delle volte ottengono consensi senza sforzarsi più di tanto.
Analizzando i risultati elettorali che hanno portato alla composizione del nuovo parlamento europeo, direi che più o meno è uguale a quello di quattro anni fa. Forse qualcosina più a destra ma i rapporti di forza imporranno la solita trattativa da centro-destra e centro-sinistra per l'assegnazione delle poltrone che contano. Fin da subito sono già partiti i convogli diplomatici cammellatti a riunirsi nelle segrete stanze per trovare un accordo.
Si è molto parlato dell'astensionismo italiano che è sceso sotto il 50% e la nostra cara premier lo ha giustificato con il sentimento di lontananza che provano gli italiani verso l'Europa. Allargando lo sguardo ai sentimenti degli altri cittadini europei direi che è da allarme rosso
La media europea è stata del 51,01% che è oltretutto inquinata da paesi come Belgio e Lussemburgo in cui è obbligatorio votare per cui provando ad escluderli, meno della metà dei cittadini europei ha votato.
Mi sono balzate agli occhi le affluenze dei paesi dell'est, che la nostra stampa e tv nazionali danno come popoli a cui piace stare tantissimo nell'UE:
Bulgaria (33,79%)
Croazia (21,35%)
Estonia (37,60%)
Lettonia (33,82%)
Lituania (28,35%)
Re. Ceca (36,45%)
Slovacchia (34,39%)
Slovenia (41,45%)
Polonia (40,65%).
Solo Romania (52,42%) e Ungheria (59,45%) sono sopra al 50%. Forse questo attaccamento così viscerale è un pò da rivedere? Forse nella campagna di supporto alla causa Ucraina si è esagerato un pochino con i toni, le iperboli, i paragoni storici? Leggere che Kiev è la nuova Normandia mi provoca sussulti inconsulti. Per cui quando ci scontriamo con un'analisi politica troppo sbilanciata diffidiamo sempre, mettiamogli la tara del dubbio e approfondiamo da più fonti perché la realtà è sempre più complessa di come la stiamo pensando.
Il dato dell'affluenza ci dice che ai cittadini europei, non solo a quelli italiani, le elezioni europee non attirano più come agli albori della UE e le ragioni andrebbero capite e analizzate ma state pur certi che, almeno qui da noi, non ci proverà nessuno. Penso che uno dei problemi principali della scarsa affluenza al voto sia l'incapacità dell'UE di essere percepita come un luogo in cui si prendono decisioni per il bene comune ma una torre d'avorio burocratica (ad esempio avere due sedi semestrali come Bruxelles e Strasburgo non aiuta).
Venendo alla nostra cara e bisastrata penisola è sempre divertente assistere alle conferenze stampa post voto in cui il capo popolo di turno trova linee di pensiero, collegamenti, medie matematiche, radici quadrate al cubo per dire una sola cosa: è stato un successo, abbiamo vinto!
Se fossi un politico prima di aprire la bocca per capire come è andato il voto penserei dentro di me a un detto popolare romano che fa più o meno così
A'stronzi manco vostra madre ve' vota più.
Per chi cerca consenso l'astesione è il male assoluto, delegittima a poco a poco il ruolo della politica rendendola sempre più marginale nei pensieri e nelle azioni delle persone. Dovrebbero essere tutti preoccupati ma invece trovano il tempo pure di prendersi a pugni in parlamento per il tricolore.
L'analisi politica è presto fatta: FdI e PD rimangono i due poli in cui ruotano gli altri partiti satellite che a loro volta stanno perdendo slancio. Mi riferisco soprattutto a Lega e M5S i cui due capi popolo appaiono stanchi, privi di idee, incapaci di attirare interesse come un tempo. Inevitabili le spaccature interne che guardano al passato. Chi vorrebbe tornare a combattere per la secessione della Padania e chi contro quella Casta che si era attirata milioni di vaffanculo.
Forza Italia vive nel perenne ricordo di Silvio che dopo il francobollo, lo speciale tv, la commemorazione in parlamento, a questo punto lo potevano pure imbalsamarlo come Lenin ed esporlo nel piazzale di Mediaset.
Buon risultato di Verdi/Sinistra grazie all'effetto Salis ma che temo evaporerà molto presto visto che non nutro nessuna stima e non vedo capacità politiche importanti nel duo Bonelli-Fratoianni. Sono quelle piccole vittorie che possono nascondere grandi sconfitte nelle elezioni che contano.
Renzi e Calenda si stanno autodistruggendo a poco a poco ed è una buona cosa per la politica italiana. Provare a rifare un centro senza un programma comune, linee politiche chiare ma cercando sempre di rimanere nel mezzo per sperare in qualche crisi di governo per diventare indispensabili anche basta. E' un periodo storico in cui abbiamo bisogno di schierarci, ascoltare pensieri chiari e non continui giochetti politici e discorsi vuoti da talk show.
Infine spendo due parole per Pace Terra Dignità di Santoro in quanto è stata l'unica vera proposta politica dal sapore di novità. Prendere il 2% dovendo pagare dazio alla solita tecnica di desertificazione di tv e giornali per chi arriva fuori dal parlamento, non è affatto male. Detto ciò non credo che avrà molto futuro ed anche Michele Santoro sembra dirlo indirettamente
Nel video pubblicato su Youtube l'ho trovato stanco ma ancora determinato, soprendendosi per il grande consenso virtuale ricevuto ma che non si è tramutato in voto reale e quindi nella sostanza chiamare in causa i propri elettori a prendere in mano il futuro della lista da lui ideata. Immagino che indirà presto un sondaggio per capire se Pace Terra Dignità possa camminare con le proprie gambe senza più essere lui il front man. Ho paura che possa ripetersi l'effetto Sardine (pur con le dovute differenze) in cui la società civile ha un moto di interesse per poi non riuscire autonomamente a creare un soggetto politico orizzontale.
Sono state elezioni fiacche, poco partecipate in cui nessun leader politico ha avuto la forza ne la capacità di proporre una nuova visione di Europa che continuerà quindi nel suo sostegno bellico ed economico all'Ucraina vivendo alla giornata, senza una chiara e autonoma strategia. Per il resto ci saranno i soliti dibattiti ideologici su tutti gli altri temi che non mancheranno di dividere l’opinione pubblica per qualche giorno.
Sono contento che la mia guida galattica sia servita a più di un lettore per orientarsi e capirci un pò più in queste elezioni europee eccitanti come contare le pecore subito dopo pranzo.